Ogni veicolo, dalle auto ai ciclomotori, deve essere immatricolato per poter circolare su strade pubbliche: deve avere una targa con una relativa carta di circolazione, in modo da abbinare il veicolo ad un proprietario.
Certamente, non fanno eccezione i veicoli industriali, ovvero tutti quei veicoli adibiti al trasporto di merci e che, grazie alla loro elevata capacità di carico, percorrono distanze medio-lunghe, come ad esempio gli autocarri, gli autotreni e gli autoarticolati.
Abbiamo già parlato di alcuni veicoli industriali negli articoli sulle tipologie e caratteristiche dei camion, camion di lusso e i camion con gru. Oggi invece ci concentreremo sull’aspetto dell’immatricolazione dei veicoli industriali, dalle procedure necessarie alle eventuali sanzioni.
Immatricolazione veicoli industriali: alcuni dati per il 2022
A marzo del 2022 il numero di immatricolazioni dei veicoli industriali è sceso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 55 veicoli immatricolati in meno.
Infatti, dal 1 gennaio di quest’anno, si contano 6.755 veicoli industriali immatricolati, contro i 6.888 nel primo trimestre del 2021 (dati Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).
Immatricolazione dei camion o autocarri: chi può farla?
I camion fanno parte dei veicoli adibiti al trasporto di merci della categoria N del Codice della Strada che li definisce: veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse.
Pertanto, sono dei veicoli diversi da auto o autobus, che invece rientrano nella categoria M, cioè tutti quei veicoli adibiti al trasporto di persone.
Chi può presentare la domanda di immatricolazione del camion?
- la persona direttamente interessata, presentando un documento di identità
- una persona delegata, che – oltre al documento di identità valido – deve presentare una delega scritta e firmata dal titolare, alla quale si allega la fotocopia del documento di identità di chi sta effettuando la delega
Immatricolazione di veicoli industriali: procedura, documenti e costi
L’immatricolazione del camion prevede la presentazione dei seguenti documenti presso gli Uffici della Motorizzazione:
- Domanda di immatricolazione (mod.DTT2119) compilata e firmata
- Certificato di approvazione e d’origine o collaudo
- Dichiarazione di conformità con marca da bollo
Se un autocarro è stato acquistato in leasing (una sorta di affitto, che prevede l’uso dell’autocarro per un periodo di tempo limitato) bisogna presentare anche il contratto di leasing.
Per quanto riguarda i costi dell’immatricolazione del camion, bisogna effettuare due versamenti:
- 25,00 € sul C/C 9001
- 32,00 € sul C/C 4028.
Anche le attestazioni dei pagamenti, devono essere allegate ai documenti richiesti sopra elencati.
L’immatricolazione dell’autocarro conto terzi
Ma prima di tutto: cosa significa conto terzi se parliamo di un autocarro?
Ne dà una definizione l’articolo 82 del Codice della Strada:
Veicoli utilizzati dietro corrispettivo, nell’interesse di persone diverse dall’intestatario della carta di circolazione.
Un autocarro conto terzi è quindi, un camion che è utilizzato da un’altra persona per il trasporto delle merci, in cambio di un corrispettivo.
Per l’immatricolazione dell’autocarro conto terzi bisogna presentare agli Uffici della Motorizzazione questi documenti:
● la domanda con modello DTT2119
● l’iscrizione all’albo trasportatori
● la carta di circolazione in originale e una fotocopia
● copia del documento di identità e del codice fiscale
● l’autocertificazione della Camera di Commercio.
Le sanzioni per chi non rispetta le limitazioni dell’immatricolazione
Se non si rispettano le limitazioni per le immatricolazioni, si è soggetti a sanzione.
Ad esempio, un uso diverso del camion rispetto a quanto specificato nella sua immatricolazione può far scattare delle multe tra 80 e 300 €. La somma si alza se l’infrazione prevede il trasporto di persone, con multe fino a 1596 €. Infatti, dato che l’immatricolazione di un autocarro attesta che il veicolo è destinato al trasporto delle merci, non può essere utilizzato per il trasporto di persone.
Tuttavia, c’è un’eccezione prevista dall’articolo 82 del Codice della Strada che autorizza gli autocarri ad essere utilizzati “in via eccezionale e temporanea” per il trasporto persone, ma solo dopo essere stati autorizzati dal Prefetto, attraverso un nulla osta.