Quante marce ha un camion

Cambio Marce camion, quello che c’è da sapere

Per qualsiasi mezzo di trasporto con motore, le marce servono a regolare l’andatura e adattare il veicolo alla potenza in base soprattutto alla velocità.

L’uso delle marce diventa molto più complicato se aumenta il numero e se si ha a che fare con il cambio di un camion. In questa guida vedremo tutto quello che c’è da sapere sulle marce del camion, dalle tipologie al loro funzionamento e utilizzo.

Quante sono le marce di un camion?

Per conoscere il cambio di un camion, partiamo dal numero delle marce, che può variare tra i 12 e 18 rapporti. In questo numero sono comprese anche le retromarce, che possono arrivare fino ad un numero di 4, tra marce ridotte e piene.

Detto in questo modo, se non si è mai visto un cambio di un camion si potrebbero  immaginare molte leve, magari una per ogni marcia. In realtà, apparentemente, somiglia al cambio dell’auto.

Per fare in modo che ci siano numerose marce in un sola leva, esistono due soluzioni che variano in base alla tipologia di cambio.

Nella tipologia di cambio Z-F la soluzione è data dagli splitter, che si presentano  come delle levette sul cambio. 

Lo splitter posto sulla parte anteriore o posteriore serve per aumentare il numero di marce. L’altra leva sul fianco del cambio serve ad aumentare la stessa marcia inserita, ma in versione ridotta o lunga, quest’ultima in gergo è chiamata anche “piena”.

Facciamo un esempio: un cambio Z-F è come un cambio di un’auto, ma con 4 marce. Si metterà quindi la prima, la seconda la terza e la quarta. Per aumentare il numero delle marce si alza lo splitter anteriore, così si avrà la quinta al posto della prima, la sesta al posto della seconda, la settima al posto della terza, e l’ottava al posto della quarta.

Diversa è invece la tipologia di cambio a schiaffo, in cui non c’è lo splitter, ma per avere le marce dalla quinta fino all’ottava bisognerà dare “uno schiaffo” verso destra  al cambio, per mettere in folle e inserire le altre marce.

Il numero di marce è quindi molto elevato considerando anche quelle ridotte o lunghe. Ma perché il camion ne ha così tante?

Per poter gestire meglio il motore in ogni situazione di guida: quando il camion è carico in salita o in discesa su una strada con poca aderenza (pensiamo ad esempio ad una strada bagnata o con la neve), quando il camion è vuoto e bisogna far retromarcia e così via. 

ricambi cambio camion

Le tipologie di marce: piene o ridotte

Nel paragrafo precedente abbiamo accennato il concetto di marce piene o ridotte, ma qual è la differenza tra marce piene (o lunghe) e marce ridotte?
Queste due tipologie, hanno due funzioni diverse. 

La marcia ridotta permette di aumentare i giri del motore (ad esempio a 1000 giri, detto in gergo “coppia”) a basse velocità e di sfruttare l’azione del freno motore per permettere la partenza del mezzo nella svariate condizioni o in salita.

Le marce cosiddette lunghe o piene servono, in genere, quando il motore è ad un alto numero di giri, circa sui 1500, che in gergo viene chiamato “coppia massima”. 

In generale, quando si sceglie l’una o l’altra?

Com’è facilmente intuibile, dipende da alcuni fattori come:

·        

  • Lo stato del camion, se è vuoto o carico 
  • Le condizioni di aderenza della strada
  • Le altimetriche della strada (salita, pianura, discesa)

Come funzionano le marce ridotte?

Le marce ridotte o comunemente chiamate ridotte, si chiamano così perché riducono il rapporto tra i numeri di giri del cambio e delle ruote.

Per la parte meccanica, il camion (ma anche un altro veicolo come fuoristrada e pick up) ha nel cambio un ingranaggio chiamato riduttore che inverte la potenza della marcia inserita. 

Come si scalano le marce di un camion?

Per capire che marcia inserire, il contagiri aiuta molto, ma forse soprattutto l’orecchio, perché se il motore va al di sotto dei giri si sentirà il suono del motore sotto sforzo, tipico segnale per inserire una marcia inferiore.

Molto però dipende se si scala in discesa o in salita. Ad esempio in una discesa ripida, è utile non cambiare i rapporti, ma impostare una marcia inferiore rispetto a quella usata di solito prima della discesa. Questo per evitare che il camion prenda velocità durante il cambio della marcia. Impostare una marcia più bassa prima della discesa permetterà di non usurare e surriscaldare i freni.

In salita invece, se il numero di giri del motore del camion si abbassano pur accelerando, questo è il segnale che bisogna scalare la marcia. In questo caso bisogna inserire la marcia inferiore e lasciare subito dopo la frizione per non perdere potenza.

Cos’è l’albero primario del camion?

L’albero primario del camion è una componente che si trova nella scatola del cambio. È  la più vicina al motore, dal quale prende movimento e al quale è collegata tramite la frizione. L’albero primario è inoltre collegato all’albero ausiliario tramite una coppia di ingranaggi. 

Uno dei problemi di questa componente del camion è che è sottoposta a carichi notevoli, a torsione, sollecitazione di buche e manto stradale non uniforme. Bisognerebbe evitare quindi uno stile di guida brusco per preservarla al meglio.

Scopri i nostri ricambi per camion e veicoli industriali

Spie cruscotto camion

Prima di partire con il camion è importante controllare gli pneumatici, i livelli dei fluidi e assicurasi che il rimorchio sia ben saldo.

Una volta saliti in cabina potrebbe capitare che sul cruscotto, prezioso compagno durante la guida, presenti delle spie accanto ai quadranti del contachilometri o del contagiri.

In questo articolo vediamo quelle più comuni per i camion Volvo, Iveco e Man.

Ti potrebbe interessare l’articolo dedicato alle spie dell’Iveco Daily 3510

È bene sottolineare che i simboli variano molto in base alla casa produttrice, quindi, per una maggiore precisione, ti invitiamo a consultare il manuale d’uso del camion.

Spie camion: le luci

I camion hanno un sistema di luci più numeroso, basti pensare al rimorchio e alle luci addizionali.

Tuttavia, alcune luci che compaiono sotto forma di spie sono le stesse di una normale auto.

Di seguito elenchiamo quelle più comuni.

Luci di posizione accese

spie luci posizione

Colore: verde

Luci abbaglianti

Luci abbaglianti

Possono essere 2, 4 o 6, vanno attivati a coppie

Colore: blu

Luci anabbaglianti

Luci anabbaglianti

Colore: verde

Gli indicatori di direzione

spie frecce direzione

Conosciuti anche come frecce (di destra e di sinistra)

Colore: verde

Fendinebbia

spie fendinebbia

Colore: verde

Retronebbia (luci posteriori per i fendinebbia)

spie retro nebbia

Colore: giallo

Spie motore motore del camion

Olio motore del camion

spia olio motore

Colore: rosso

L’olio gioca un ruolo essenziale, ovvero quello di lubrificare le parti meccaniche del motore, perché queste possano svolgere la loro normale funzione.
L’olio deve essere cambiato in base ai chilometri percorsi e alle indicazioni della casa costruttrice del veicolo, perché nel tempo tende ad ossidarsi e aumentare l’acidità.

Se l’olio non viene sostituito regolarmente, potrebbe accendersi la spia che indica, a seconda dei casi:

  • un insufficiente quantitativo di olio nel circuito
  • la rottura o il funzionamento difettoso della pompa del lubrificante e degli ingranaggi
  • scarsa pressione nel circuito di lubrificazione del motore

All’accensione del camion è sempre bene verificare i livelli dell’olio con l’apposita “stecca”

Temperatura refrigerante

spia temperatura

Colore: rosso o giallo

Riconoscibile da un simbolo simile al termometro e le “ondine”, la spia della temperatura refrigerante è conosciuta anche come spia di temperatura dell’acqua o di raffreddamento.

Questo simbolo potrebbe comparire quando:

  • il motore del camion è particolarmente affaticato
  • ci sono dei danni meccanici all’impianto di raffreddamento
  • manca il liquido di raffreddamento
  • la temperatura del liquido è eccessiva

Cosa fare se compare la spia della temperatura al camion:

  • con la spia rossa, bisogna fermare il camion e lasciare il motore al minimo fino alla scomparsa dell’avviso.
  • con la spia gialla, guida con cautela
  • in entrambi i casi rivolgiti al più presto ad un meccanico

La batteria

spia batteria

Colore: rosso o giallo

L’icona si presenta come un rettangolo e ha i simboli + e – .

Potrebbe comparire quando si mette in moto il camion per poi spegnersi. Se invece rimane accesa può avere significati differenti:

  • se la spia è rossa problema di carico dell’alternatore o la batteria è scarica
  • se la spia è gialla viene attivato il self start assist

Spia avaria motore

spia avaria motore

Colore: giallo o rossa

Compare di solito per qualche secondo quando si accende il motore. Il problema di questa spia si presenta quando questa rimane accesa o lampeggiante.

Si attiva quando:

  • c’è un problema di accensione, alimentazione e avviamento del motore
  • ci sono problemi al sistema di iniezione o di scarico
  • anomalie acceleratore

Avaria

spia avaria

Colore: giallo

Segnala avarie gravi o meno gravi. In presenza di questa spia bisogna arrestare immediatamente il camion e spegnere il motore.

Altre spie

Cintura di sicurezza

spia cintura

Colore: rosso

Proprio come nelle auto la spia si attiva quando la cintura non è correttamente allacciata, dal lato del conducente o del passeggero.

Freno di stazionamento

spia freno stazionamento

Colore: rosso

Se è ancora inserito, comparirà una P in un cerchio e una sorta di parentesi tonde ai lati, come nel simbolo in foto.

Si spegne semplicemente togliendo il freno del camion.

Capita anche che questa spia lampeggi. In questo caso, potrebbe essere:

  • un falso contatto con il quadro elettrico
  • il liquido nei freni insufficiente
  • scarsa pressione idraulica

Per gli ultimi due casi, controlla la vaschetta del liquido e rabbocca se serve.

Avaria Abs

spia abs

Colore: giallo

In presenza di questo simbolo, significa che l’ABS presenta dei problemi.

È importante che l’ABS del camion funzioni regolarmente per evitare che le ruote si blocchino in modo brusco durante la frenata.

Decarbonizzazione motore

La decarbonizzazione del motore è un processo che rimuove i depositi carboniosi nel motore attraverso l’idrogeno. Proprio per questo suo componente, la decarbonizzazione è conosciuta anche come pulizia del motore.

In questo articolo spiegheremo ogni quanto effettuare la decarbonizzazione, i vantaggi che offre e un metodo innovativo, più green.

Perché pulire il motore? I vantaggi della decarbonizzazione

La benzina, il gasolio, il GPL o qualsiasi combustibile utilizzato per alimentare un motore genera dei residui che compromettono l’efficienza del motore, andando ad influire sulle prestazioni e sui costi di manutenzione del veicolo.

Per questo, la decarbonizzazione offre numerosi vantaggi. Di seguito te ne elenchiamo alcuni. 

vantaggi decarbonizzatore auto

1. Migliora le prestazioni del motore

Un motore più pulito è anche più efficiente e migliora le prestazioni di guida, ad esempio durante un sorpasso o durante il cambio delle marce per i veicoli con cambio automatico. Al contrario, un motore sporco, con residui di carbonio e incrostazioni dovuti ad una combustione incompleta provoca una perdita di performance del veicolo. 

2. Riduce l’inquinamento 

Per chi ha a cuore l’ambiente e presta attenzione alle scelte quotidiane, bisogna sapere che anche la manutenzione può fare la differenza.

Nello specifico con la decarbonizzazione, si migliorano le prestazioni  di un veicolo che produrrà meno sostanze inquinanti (circa l’80%) come anidride carbonica (CO) e ossidi di azoto (NOx). 

Al tempo stesso, un motore al massimo della pulizia richiede meno carburante. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio. 

3. Riduce le probabilità di guasto al motore

I residui di carburante sotto forma solida si creano come conseguenza della combustione e, rimanendo nelle componenti del motore, causano molto spesso dei guasti. Pulire il motore aiuterà a prevenire la formazione di residui e ridurrà la probabilità di sostituzione delle componenti, di cui parliamo meglio nel prossimo punto.

4. Fa risparmiare denaro

Valvole, iniettori, turbo compressore e pompa a iniezione sono solo alcune delle componenti del motore che vengono sostituite più spesso. Questo accade perché, col tempo, al loro interno si accumula del carburante, problema facilmente risolvibile con una pulizia regolare del motore come la decarbonizzazione.

Decarbonizzazione del motore: ogni quanto effettuarla?

Una volta l’anno oppure ogni 15 000 o 20 000 chilometri del veicolo. Per un motore efficiente e alle massime prestazioni, il consiglio è di includere la decarbonizzazione ad ogni tagliando, quindi insieme al controllo del liquido di raffreddamento, del cambio olio e filtri o sostituzione del filtro dell’aria. In questo modo eviterai il consolidamento e un elevato spessore di residui e il veicolo passerà più facilmente la revisione.

decarbonizzatore motore texa

Decarbonizzazione innovativa del motore: una scelta green con H2 Blaster

L’azienda Texa produce H2 Blaster, un prodotto innovativo per la decarbonizzazione del motore che sfrutta l’azione combinata di idrogeno e ossigeno per pulire le parti dei motori endotermici, coinvolte nel processo di combustione interna. Questo prodotto ripristina le performance ottimali del veicolo, riducendo al tempo stesso i consumi e le emissioni nocive. 

decarbonizzazione motore auto

La pulizia del motore e delle sue parti interne, avviene senza smontare le componenti, una soluzione più rapida rispetto ad una normale manutenzione. 

Come funziona H2 Blaster?

Tutto si basa su due sostanze presenti in natura: l’idrogeno e l’ossigeno, elementi che ad alte temperature si trasformano in vapore acqueo. Quest’ultimo, reagendo con le incrostazioni presenti nelle componenti del motore, va a sciogliere tutti i residui che vengono espulsi attraverso i gas di scarico e che vengono raccolti in un apposito filtro. 

pulizia del motore
Prima e dopo un trattamento con H2 BLASTER

Questo processo di decarbonizzazione con il vapore acqueo sviluppato dall’azienda Texa è libero da sostanze chimiche e si rivela una soluzione ecofriendly ed efficace per la pulizia del motore.