Tipologie di rimorchi

Prima di capire quali sono le tipologie, è bene specificare cosa s’intende con la parola “rimorchio”.

Si tratta di veicoli che non hanno un motore ma, ciononostante, possono circolare in strada perché rimorchiati, ovvero trainati, da altri veicoli motorizzati.

Il rimorchio (e il semirimorchio) deve avere una targa e carta di circolazione proprie per poter viaggiare. Sono solo i carrelli appendice, dotati di due ruote e utilizzati principalmente con le automobili e i furgoni piccoli, a non aver bisogno di una targa propria ma, per camminare su strada, devono avere una targa ripetitrice, ovvero la stessa della motrice a cui sono collegati.

I rimorchi che superano le 3,5 tonnellate devono essere ben segnalati, sia nelle parti laterali che sul retro, con pannelli adesivi retroriflettenti.

Inoltre, sulla parte posteriore essi devono avere anche i dischetti adesivi che riportano i limiti di velocità da rispettare: un massimo di 70 km orari al di fuori dei centri abitati e 80 km orari in autostrada.

Il rimorchio è concepito sia per gli autocarri che per le automobili e, a seconda della destinazione d’uso, esso acquisisce caratteristiche diverse: viene impiegato per il trasporto di merci, carichi speciali e persone; quest’ultima opzione è da considerare nel caso sia collegato alle autovetture.

Differenza tra rimorchi e semirimorchi

Benché nel lessico quotidiano di molti sia più comune identificarli tutti come “rimorchi”, esiste una distinzione precisa tra rimorchio e semirimorchio.

Si tratta in entrambi i casi di veicoli senza motore, privi di silenziatore, nella maggior parte dei casi dotati di sistema frenante.

Ciò che contraddistingue l’uno dall’altro è la modalità di appoggio:

  • il rimorchio scarica tutto il suo peso sui suoi stessi assi
  • il semirimorchio scarica metà del suo peso sui suoi assi e l’altra metà sulla ralla del trattore stradale al quale viene collegato e con cui forma un veicolo chiamato “autoarticolato”.

Ciò vuol dire che il rimorchio è totalmente trainato, mentre il semirimorchio viene trainato per metà.

Tipi di rimorchio per camion

Per scoprire quali sono i rimorchi in base ai tipi di camion, bisogna fare un’ulteriore distinzione che riguarda la copertura del veicolo.

Esistono infatti rimorchi chiusi o aperti.

Quelli chiusi possono essere furgonati o telonati; quelli aperti invece sono dotati di pianale o cassone.

Vediamo di seguito una classificazione dei rimorchi, che non tiene in considerazione soltanto il tipo di copertura, qualora previsto, ma anche le destinazioni d’uso di ciascuno di essi.

Rimorchio a pianale (fisso, ribaltabile, allungabile)

Il rimorchio a pianale è sicuramente il più diffuso, data la sua versatilità di utilizzo.

Esso infatti può trasportare merci, carichi eccezionali, altri veicoli gommati o cingolati.

I rimorchi a pianale sono infatti utili per spostare mezzi agricoli oppure macchine per eseguire lavori cantieristici.

I rimorchi a pianale ribassato invece consentono di trasportare mezzi o attrezzature particolarmente alte.

Rimorchio a cassone (fisso o ribaltabile)

Dotato di sponde laterali apribili, il rimorchio a cassone viene usato per trasportare terra, sabbia, legna e altri materiali.

Rimorchio per trasporti specifici

Questo tipo di rimorchi deve avere specifiche caratteristiche, che consentano il trasporto ottimale di alcuni carichi.

Il rimorchio refrigerato è realizzato per il trasporto di alimenti o merci che devono avere una temperatura stabilita, pertanto sono completamente isolati e dotati di un sistema di refrigerazione interna.

Il rimorchio per il trasporto di cereali e granaglie sfuse, utilizzati principalmente con mezzi agricoli, il rimorchio cisterna del latte e liquidi alimentari ed altri similari devono essere realizzati con materiali e sistemi di isolamento adeguati allo scopo, che siano conformi all’ATP (Accord Transport Perissable).

Fanno parte dei rimorchi per trasporti specifici anche quelli destinati al trasporto di cemento, bitume e liquami; materiali pericolosi, come ad esempio il gas; immondizia; container; attrezzatura sportiva e turistica, come barche, alianti, deltaplani ecc.

Rimorchio ad uso speciale

I rimorchi ad uso speciale permettono di eseguire determinati lavori, grazie agli optional di cui sono dotati: scale, gru, pompe, saldatrici e altri attrezzi particolari. Fanno parte di questa categoria anche i rimorchi a uso ufficio, vendita e somministrazione di alimenti (come ad esempio l’ambulante dei panini oppure un catering per gli eventi, che si svolgono in buona parte grazie all’ausilio di un rimorchio adibito per l’occasione).

Tra i rimorchi ad uso speciale, troviamo anche quelli a uso medico, per le emergenze, per donare il sangue, svolgere visite ambulanti e così via.

Norme di circolazione

Secondo le norme vigenti, per poter circolare su strada:

  • a lunghezza totale di camion + rimorchio deve essere al massimo di 12 metri
  • la larghezza del rimorchio invece deve avere un massimo di 70 cm in più rispetto al veicolo trainante.

È possibile approfondire l’argomento, leggendo l’articolo che tratta di Portate camion e massa complessiva.

Un’altra norma prevede invece che la massa dei veicoli debba essere correlata alla patente di guida del conduttore:

  • con patente B, la massa del rimorchio deve avere un massimo di 750 kg, mentre la massa del totale convoglio deve avere un massimo di 3,500 kg
  • con patente B96, la massa del rimorchio deve avere un massimo di 750 kg, mentre la massa del totale convoglio deve avere un massimo di 4,250 kg
  • con patente BE, la massa del rimorchio deve avere un massimo di 750 kg, mentre la massa del totale convoglio deve avere un massimo di 7000 kg.

Tipi di camion, tipologie e caratteristiche

Le tipologie di camion

I camion sono mezzi di trasporto gommati di grande cilindrata, costruiti con lo scopo di spostare merci, prodotti, animali, altri veicoli e carichi eccezionali.

Ciò vuol dire che esistono diverse tipologie di camion, ben distinte tra loro, ognuna delle quali è concepita per un uso specifico e pertanto è contraddistinta da caratteristiche ben definite.

Innanzitutto, bisogna fare una prima distinzione tra: camion, o autocarro, e autotreno.

Autocarro

L’autocarro è un mezzo autonomo, dotato di un suo motore, in grado di spostarsi senza l’ausilio di altri mezzi.
La cabina di guida è incorporata nella carrozzeria oppure ben isolata e separata dal retro, ovvero dal cassone destinato ad accogliere il carico, il quale può essere sia furgonato che ricoperto da un telone.
Nei camion-frigo invece, il vano di carico è costituito da un frigorifero ben serrato, accessibile da uno sportello posteriore dotato di maniglia oppure apribile in maniera automatizzata.
La cabina di guida può essere singola o doppia e talvolta dotata di cuccetta, per permettere al guidatore di riposare durante le soste.

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Autotreno

autotreni

L’autotreno invece è composto da un autocarro unito a uno o più rimorchi, agganciati al camion e tra di loro grazie ai timoni di cui sono provvisti nella parte anteriore e ai ganci situati nella loro parte posteriore e in quella dell’autocarro.
È l’autocarro l’unico ad avere il motore e a trainare le altre unità, mentre i rimorchi non sono motorizzati.

Autoarticolato

Altra cosa è invece l’autoarticolato, simile all’autotreno sotto certi aspetti e per questo spesso confuso con esso.

L’autoarticolato in realtà è formato da un trattore stradale dotato di motore a cui, attraverso la ralla, è agganciato il semirimorchio (non motorizzato).

Il trattore è costituito di cabina di guida, mentre il vano di carico è costituito dal semirimorchio.

Il trattore stradale può essere leggero, se ha una massa che arriva a 3,5 tonnellate, oppure pesante, se la sua massa supera le 3,5 tonnellate.

Ogni camion infatti ha una portata prestabilita (se vuoi approfondire, leggi l’articolo Portate camion e massa complessiva).

Il semirimorchio invece differisce dal rimorchio, perché esso viene trainato solo in parte, dato che viene sostenuto sia dai suoi assi che da quelli del trattore stradale.

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Altre tipologie di camion

Dopo aver fatto questa classificazione che riguarda le distinzioni più generali tra i diversi camion esistenti, osserviamo più da vicino alcune specificità che permettono di fare una suddivisione maggiormente dettagliata.

Autogrù

Così come si evince dal termine, l’autogrù è un autocarro con una gru inglobata nel cassone.

autogru

La gru, ovvero il braccio allungabile, consente di spostare merci fino a 5 tonnellate di peso, raggiungendo le parti più alte senza difficoltà.

La funzione della gru, che può essere fissa o rotante, è gestita tramite pistoni idraulici oleodinamici a doppia valvola.

Le piattaforme aeree autocarrate sono simili alle autogrù, ma al posto della gru hanno un braccio telescopico dotato di un cestello, adibito ad accogliere l’operatore e alcuni comandi.

Furgone

furgone tipologie

Il furgone fa parte della famiglia degli autocarri, anche se di dimensioni più piccole.

La sua prerogativa è avere la cabina di guida e il vano merci, entrambi incorporati nella carrozzeria.

Pick-up

tipi di pick up

Anche il pick-up fa parte della famiglia degli autocarri ed è costituito da una cabina e un cassone separati tra loro. La cabina può essere singola, allungata o doppia; il cassone può essere fisso o ribaltabile, chiuso o aperto.

Camion bisarca

auto bisarca

La bisarca è l’autocarro adibito per il trasporto di automobili o altri veicoli.

È solitamente a due piani, dotata di una rampa che arriva fino al livello della strada per caricare e scaricare i veicoli.

Camion con pianale

camion con pianale

Il camion dotato di pianale di carico (fisso o ribaltabile) è usato per il trasporto di terra, sabbia e altri materiali, se dotato di stanti laterali alti, fissi o mobili.

Anche il carro attrezzi è un camion conpianale; grazie ai sistemi bloccanti di cui è dotato, esso consente lo spostamento di vetture in panne.

Camion refrigeratore

Camion refrigeratore

Il camion refrigeratore, conosciuto anche col suo nome inglese refrigerator truck, è dotato di frigorifero nel vano di carico. Il camion refrigeratore può essere un autocarro, un autotreno, un autoarticolato, un furgone oppure un pick up

Camion per trasporto bestiame

trasporto animali

I camion destinati al trasporto degli animali hanno la parte posteriore dotata di alloggiamenti e sistemi di bloccaggio, per far sì che gli animali non subiscano colpi e non vengano strattonati da una parte all’altra durante il viaggio.

Per garantire luce e aria al bestiame, questi autocarri sono dotati di fori e aperture adeguate; inoltre, alcuni modelli più innovativi hanno anche mangiatoie e abbeveratoi.

Camion cisterna

I camion cisterna possono essere sia autotreni che autoarticolati. Il rimorchio e il semirimorchio contengono la cisterna, che può avere caratteristiche diverse a seconda del suo carico. Essa infatti può trasportare alimenti, gas o altre merci infiammabili, cemento e tanti altri materiali.

Autocompattatore

Autocompattatore

L’autocompattatore, più noto come “camion dell’immondizia”, è un autocarro dotato di cabina di guida separata dal cassone, nel quale avviene la raccolta e la frantumazione dei rifiuti.

Camion dei vigili del fuoco

camion vigili del fuoco

Il camion dei vigili del fuoco è un autocarro dotato di cabina doppia e di cassone furgonato, provvisto di tutti gli strumenti necessari ai pompieri per spegnere incendi e salvare persone in pericolo: scala telescopica, pompe, acqua, elmi ecc.

Licenza conto terzi

A cosa serve la licenza trasporto conto terzi

La licenza trasporto merci conto terzi è uno strumento utile ed indispensabile per essere in regola con le normative attuali che fanno riferimento al Regolamento Europeo (CE) n. 1071/2009 e dalla Legge n. 35 del 04/04/2012che tramite le autorità competenti, rilasciano e certificano l’abilitazione al trasporto di merci su strada che appartengono ad altre persone. Questa licenza è fondamentale sia per i trasporti nazionali sia internazionali.

Conto terzi significato

La licenza conto terzi serve per indicare e classificare il tipo di merce trasportata che appartiene a soggetti terzi, in modo da creare una “separazione” dalle proprie merci. Questa attività viene svolta tramite compenso. Viene considerata come un’attività separata non associabile ad altri impieghi. La licenza di trasporto per conto terzi oltre ad abilitare al trasporto di merci per conto di terzi nel territorio italiano, permette anche di:

  • Utilizzare il traino di rimorchi disponibili all’impresa
  • Utilizzare il traino di semirimorchi disponibili all’impresa
  • Utilizzare il traino di rimorchi disponibili ad una cooperativa o ad un consorzio
  • Utilizzare il traino di semirimorchi disponibili ad una cooperativa o ad un consorzio

Le merci possono essere gestite in base alla necessità del cliente, in quanto è possibile trasportare dal semplice collettame con destinazioni diverse piuttosto che carichi completi a destinazione unica o trasporti espressi dedicati.

I requisiti per la licenza trasporto conto terzi

I requisiti per ottenere la licenza vengono dettati dalle norme in vigore. Le aziende interessate devono necessariamente essere iscritte presso l’Albo Autotrasportatori della Motorizzazione Civile a cui fa riferimento la città della sede legale dell’attività. L’autorizzazione viene estesa a tutti i veicoli dell’azienda pertanto non è necessario richiede l’abilitazione per ogni mezzo.

I requisiti per l’ottenimento della licenza di trasporto conto terzi sono diversi e si possono classificare in:

  • Massa dei veicoli
  • Abilitazione professionale
  • Requisito di onorabilità o idoneità morale
  • Capacità finanziaria
  • Requisito di stabilimento

Massa dei veicoli

Il requisito principale riguarda le portate camion e la massa del veicolo a pieno carico, classificata in 3 tipologie di licenza di trasporto conto terzi. Ecco il dettaglio:

  • Licenza trasporto conto terzi da 0 fino a 1,5 tonnellate.
  • Licenza trasporto conto terzi da 1,5 tonnellate fino a 3,5 tonnellate.
  • Licenza trasporto conto terzi senza vincoli e limiti.

Licenza trasporto conto terzi da 0 fino a 1,5 tonnellate

Per i veicoli composti da una massa complessiva a pieno carico fino a 1,5 tonnellateè molto semplice ottenere la licenza, infatti basta presentare l’iscrizione all’albo autotrasportatori correlata di certificato di idoneità morale.

Certificato di onorabilità professionale o idoneità morale

Il certificato di onorabilità professionale o good standing è un documento che deve essere compilato ed inviato presso il Ministero della Salute. Questo documento attesta la “bontà” della persona che dichiara per esempio di non essere un mafioso o un delinquente abituale o per tendenza. E’ un documento personale che non deve essere rinnovato. Lo deve possedere il titolare di azienda o l’amministratore oppure i soci.

Licenza trasporto conto terzi da 1,5 tonnellate fino a 3,5 tonnellate

Per i veicoli composti da una massa complessiva a pieno carico oltre le 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate invecel’iter risulta più complesso in quanto è composto da 4 requisiti:

Capacità finanziaria

L’azienda deve poter dimostrare di possedere una capacità economica tale da poter essere in grado di poter gestire i costi dettati dall’attività. Per questo motivo, annualmente, deve provare di possedere un capitale proprio non inferiore a 9 mila euro per il primo veicolo e di 5 mila euro per ogni altro veicolo utilizzato. Inoltre deve possedere almeno un mezzo con categoria ambientale non inferiore a EURO 5. L’attestazione di Capacità Finanziaria Autotrasportatore deve essere consegnata presso la Motorizzazione Civile.

Abilitazione professionale

Gli esami per ottenere l’abilitazione professionale si svolgono tramite dei bandi pubblicati dal Ministero dei Trasporti o dal sito internet della regione di appartenenza che normalmente rimangono aperti per 30 giorni. L’esame è composto da un test scritto con 60 domande e da una parte di orale, e si deve rinnovare ogni 10 anni. La durata del corso è di 74 ore e ha un costo di circa 800€.

Capacità di stabilimento o REN

Il requisito di stabilimento chiamato anche REN è un documento che deve essere compilato ed inviato presso la Motorizzazione Civile tramite una dichiarazione sostitutiva. Il certificato serve a confermare che nel territorio italiano è presente una sede legale dell’azienda dove sono tenuti i documenti relativi all’attività, che possiede almeno un veicolo per il trasporto delle merci con peso superiore a 1,5 tonnellate oltre ad indicare il luogo in cui vengono manutenuti i mezzi propri.

Certificato di onorabilità professionale o idoneità morale

Il certificato di onorabilità professionale o good standing è un documento che deve essere compilato ed inviato presso il Ministero della Salute. Questo documento attesta la “bontà” della persona che dichiara per esempio di non essere un mafioso o un delinquente abituale o per tendenza. E’ un documento personale che non deve essere rinnovato. Lo deve possedere il titolare di azienda o l’amministratore oppure i soci.

Licenza trasporto conto terzi senza vincoli e limiti

Anche per richiedere il trasporto conto terzi senza vincoli e limiti l’iter risulta più complesso in quanto anch’esso è composto da 4 requisiti:

Capacità finanziaria

L’azienda deve poter dimostrare di possedere una capacità economica tale da poter essere in grado di poter gestire i costi dettati dall’attività. Per questo motivo, annualmente l’attività deve provare di possedere un capitale proprio non inferiore a 9 mila euro per il primo veicolo e di 5 mila euro per ogni altro veicolo utilizzato. Inoltre deve possedere almeno un veicolo con categoria ambientale non inferiore a EURO 5. L’attestazione di Capacità Finanziaria Autotrasportatore deve essere consegnata presso la Motorizzazione Civile.

Abilitazione professionale

Gli esami per ottenere l’abilitazione professionale si svolgono tramite dei bandi pubblicati dal Ministero dei Trasporti o dal sito internet della regione di appartenenza che normalmente rimangono aperti per 30 giorni. L’esame è composto da un test scritto con 60 domande e da una parte di orale, e si deve rinnovare ogni 10 anni. La durata del corso è di 150 ore e ha un costo di circa 1.500€.

Capacità di stabilimento o REN

Il requisito di stabilimento chiamato anche REN è un documento che deve essere compilato ed inviato presso la Motorizzazione Civile tramite una dichiarazione sostitutiva. Il certificato serve a confermare che nel territorio italiano è presente una sede legale dell’azienda dove sono tenuti i documenti relativi all’attività, che possiede almeno un veicolo per il trasporto delle merci con peso superiore a 1,5 tonnellate oltre ad indicare il luogo in cui vengono manutenuti i mezzi propri.

Certificato di onorabilità professionale o idoneità morale

Il certificato di onorabilità professionale o good standing è un documento che deve essere compilato ed inviato presso il Ministero della Salute. Questo documento attesta la “bontà” della persona che dichiara per esempio di non essere un mafioso o un delinquente abituale o per tendenza. E’ un documento personale che non deve essere rinnovato. Lo deve possedere il titolare di azienda o l’amministratore oppure i soci.