Portate camion e massa complessiva

Guida alle portate camion, elenco della portata massima consentita in Italia in base alla tipologia di autocarro e rimorchio.

Potrebbe anche interessarti quanti quintali può trasportare un camion in base al modello

Portata autocarri senza rimorchio

portata camion

Elenco della massa limite complessiva a pieno carico degli autocarri senza rimorchio

Massa complessivaNumero AssiTipologia
12 Tonnellate2
19 Tonnellate2autobus e trasporto pubblico
25 Tonnellate3 o più assi
26 Tonnellate3 asse motore con pneumatici accoppiati e sospensioni pneumatiche
32 Tonnellate4 asse motore con pneumatici accoppiati e sospensioni pneumatiche

Potrebbe interessarti il nostro articolo sui camion a 4 assi

Massa rimorchiabile

portata massima bilico

Elenco della massa limite complessiva a pieno carico per i rimorchi

Massa complessivaNumero Assi rimorchio
6 Tonnellate1
22 Tonnellate2
26 Tonnellate3 o più assi

Portata massima autoarticolato

portata autoarticolato

Elenco della massa limite complessiva a pieno carico per gli autoarticolati

Massa complessivaNumero Assi autoarticolato
30 Tonnellate3
40 Tonnellate4
44 Tonnellate5 o più assi

Portata massima autotreno

portata massima autotreno

Elenco della massa limite complessiva a pieno carico per gli autotreni.

Massa complessivaNumero Assi autotreno
24 Tonnellate3
40 Tonnellate4
44 Tonnellate5 o più assi

Alcune informazioni utili:

La massa complessiva

La massa complessiva viene indicata nel libretto di circolazione del veicolo, per calcolare la massa complessiva bisogna sommare la tara con la portata.

La Tara

La tara del veicolo viene calcolata compresa di:

  • 75 KG conducente
  • 90% di carburante in base alla capacità del serbatoio
  • ruota di scorta
  • liquidi olio, freni e refrigerante

La Portata

La portata è il carico oggetti o persone in caso di autobus e mezzi di trasporto persone

Massa rimorchiambile

La massa rimorchiabile è la massa del rimorchio che la motrice può trainare

Ore di guida mezzi pesanti

I tempi di guida e riposo

Le disposizioni in merito alle ore di guida dei veicoli con massa superiore a 35 quintali e al trasporto di persone sono contenute nel regolamento CE 561 del 2006 (trasporto nella Comunità Europea, Confederazione Svizzera, spazio economico europeo). Vediamo nel dettaglio cosa riguardano tali specifiche.

Ore di guida autisti

Con “ore di guida” si intende il tempo effettivo che il conducente passa alla guida del veicolo in un arco di tempo di 24h. Il limite massimo giornaliero, da non poter superare, è quello delle 9 ore di guida, l’unica eccezione prevede 10 ore alla guida per un massimo di due volte a settimana.

Per i conducenti il totale di tempo alla guida settimanale non potrà oltrepassare le 56 ore (generalmente si intende, per settimana, il periodo compreso tra le 00.00 del giorno in cui inizia l’attività dell’autista fino alle 24.00 del sesto giorno successivo).

La sommatoria di ore, per due settimane consecutive invece, non deve assolutamente andare oltre le 90 ore. Consigliamo di rimanere sempre aggiornati sul blocco dei mezzi pesanti.

Ti potrebbe interessare anche: Normative Parcheggio Camion

Le pause

Esistono due modi per suddividere le pause di guida effettuate da un’autista sul camion:

  1. il primo prevede un’interruzione di 45 minuti dopo quattro ore e mezza di guida;
  2. la seconda modalità , invece, prevede una sosta frazionata del periodo di guida che, ad esempio, può essere inizialmente di soli 15 minuti seguita, tuttavia, da un’altra interruzione di almeno 30 minuti (l’importante è che venga assicurata, ad ogni modo, l’interruzione dei 45 minuti dopo le quattro ore e mezza di guida).

Il riposo giornaliero 11 ore e il riposo tra un turno e l’altro

Il periodo di riposo, ossia le ore di pausa di cui l’autista può disporre senza incombenze lavorative, tra una guida e l’altra, deve essere pari a 11 ore.  Anche in questo caso, c’è un’alternativa che prevede la divisione di tale sosta in due parti di cui una della durata di 3 ore e l’altra di almeno 9 ore senza interruzione.

Tuttavia, il periodo di riposo può essere ridotto alle sole 9 ore ma solo per tre volte durante la settimana e, in questo caso, non può essere mai essere interrotto, se non in caso di emergenza.

Il riposo settimanale

Al termine di sei periodi di guida, il conducente ha diritto ad un riposo settimanale che non può essere frazionato o interrotto. 

Prendendo come campione di riferimento un periodo di guida sul camion pari a 14 giorni, va considerato che l’autista deve obbligatoriamente effettuare due turni di riposo settimanale di almeno 45 ore cadauno.

Il conducente del mezzo può optare per un tempo di riposo settimanale ridotto a 24 ore, purché compensi entro le tre settimane successive con una sosta equivalente.

ore guida camion

Deroghe tempi di guida

All’articolo 9 del regolamento CE 561 del 2006 si evince che, in alcune circostanze, è possibile che vengano prolungati i tempi di guida dell’autista, in deroga alle regole presenti sul regolamento. Tali circostanze, tuttavia, non devono essere ripetute nel tempo ed è necessario, inoltre, che le cause del ritardo vengano verificate.

Un esempio diffuso è quello di prolungare il tragitto per raggiungere punti di sosta appropriati, per salvaguardare persone o cose. In questi casi però il conducente è obbligato ad indicare tale situazione specifica sul cronotachigrafo digitale o apponendo a penna sul retro del disco carta analogico.

Il Cronotachigrafo Digitale

In dotazione dal 2006 su tutti i mezzi pesanti di nuova produzione, Il cronotachigrafo digitale di fatto sostituisce il suo predecessore, ossia il disco di carta. A differenza del vecchio sistema che, tramite un pennino metallico segnava sul disco cartaceo il diagramma della velocità, le ore di guida ed altre mansioni dell’autista.

Il cronotachigrafo digitale apre la nuova era dell’analisi e della condivisione dei dati registrati. Per praticità e funzioni disponibili, questo strumento garantisce una più ampia tutela della sicurezza stradale, dei diritti dei lavoratori e degli interessi aziendali.

In termini di sicurezza stradale, il nuovo apparecchio digitale, ha limitato notevolmente l’eccesso di ore di guida degli autisti, riducendo di conseguenza il rischio di incidenti dovuti ai colpi di sonno e stanchezza.

In termini di legge c’è stata una riduzione delle truffe da parte di aziende ed autisti che mediante espedienti eludevano la regola delle 9 ore di guida giornaliere e delle pause obbligatorie. Questi escamotages, avvenivano poiché tra aziende ed autisti si creava un circolo vizioso nel quale i primi, per fatturare maggiormente, pretendevano ore di guida extra ed i secondi acconsentivano pur di non perdere i pl posto di lavoro.

Cronotachigrafo digitale funzionamento

Il tachigrafo digitale come funziona? Ogni autista possiede una carta con microchip chiamata carta tachigrafa. Una volta inserita nell’apposito slot vengono memorizzate tutte le operazioni svolte dal lavoratore:

  • ore di guida
  • pause
  • velocità del mezzo
  • sosta e scarico

Opzioni specifiche sono anche il luogo di partenza ed arrivo, tragitti percorsi ed eventuali guasti Altre opzioni della carta riguardano le autorità di controllo , l’officina di manutenzione e l’azienda proprietaria del mezzo. Simile ad un’ autoradio, l’apparato ha due slot per inserire la CT dell’autista principale e quella del secondo guidatore. Esso è anche in grado di stampare i contenuti presenti nella memoria interna e quelli delle carte tachigrafiche. Tramite un display di visualizzazione sono visibili le opzioni inserite con i tasti selettori .

Avvisi elettronici acustici, sono in grado di segnalare il superamento dei limiti o il raggiungimento delle ore di guida. La grande utilità dello strumento rende possibile il trasferimento di dati tra lo stesso ed altri dispositivi esterni.

Sul Cronotachigrafo Digitale il costruttore applica una targhetta sulla quale sono indicati:

  • targa del mezzo
  • nome dell’officina che ha montato lo strumento o che ha provveduto alla sua revisione
  • caratteristiche di montaggio degli pneumatici
  • dati specifici e coefficienti relativi al numero di giri o impulsi che occorrono a registrare movimenti su 1 km

Per evitare manomissioni sull’apparecchio, sia il primo installatore che le officine di riparazione sono obbligate ad apporre dei sigilli.

lettura stampata cronotachigrafo digitale
lettura stampata cronotachigrafo digitale

Istruzioni per l’uso

Avviando il quadro tramite chiave di accensione del veicolo, si attiva il cronotachigrafo. Il primo passaggio consiste nell’inserimento in slot della carta del conducente, da parte dell’autista che inizia la propria attività. Una volta all’interno, la card viene bloccata fino allo spegnimento del quadro e conseguentemente potrà essere estratta a veicolo fermo.

Inserendo nuovamente la card, viene richiesto all’autista di selezionare se la nuova attività riguarda la continuazione della precedente o una nuova operatività. In ogni caso viene richiesto il luogo e lo stato di partenza e prima dell’estrazione della card va specificato quello di arrivo. L’autista potrà segnalare manualmente disponibilità, riposo e lavoro.

Malfunzionamento

in questi casi il guidatore può provvedere alla stampa delle attività, e riportare sul retro a penna tutte le attività svolte.

Il mezzo una volta terminati i lavori va portato all’officina autorizzata alla riparazione del cronotachigrafo digitale.

Simboli cronotachigrafo digitale

cronotachigrafo digitale simboli