Sospensioni pneumatiche per camion e furgoni: tipologie e vantaggi

Le sospensioni pneumatiche sono un insieme di componenti di un impianto, che vanno dal telaio fino agli pneumatici, i quali “sospendono” il veicolo per non gravare sugli pneumatici, e quindi alleggeriscono il peso del veicolo. Funzionano esattamente come le sospensioni tradizionali, ma hanno un elemento elastico di aria compressa, senza molle d’acciaio.

Ad alimentare le sospensioni pneumatiche ci sono infatti un compressore o una pompa elettrica.

Esistono diverse tipologie di sospensioni pneumatiche e in questo articolo ci concentreremo sulle sospensioni utili per furgoni e camion, con un focus finale sui vantaggi.

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Tipologie di sospensioni pneumatiche

Ciò che accomuna tutte le sospensioni di camion e furgoni è la loro funzione di alleggerire il peso del veicolo, far rimanere invariate l’altezza e la posizione di camion o furgoni, indipendentemente dal peso, da come è distribuito e dalle condizioni della strada.

Tuttavia, esistono diverse tipologie di sospensioni pneumatiche, che si distinguono anche per altre loro caratteristiche specifiche.

  1. Sospensioni a doppio contorto: grazie alla loro struttura, le sospensioni pneumatiche a doppio contorto riescono a sostenere un peso maggiore rispetto ad altre tipologie e per questo sono usate spesso nei veicoli pesanti come camion e furgoni
  2. Sospensioni con manicotto conico: questo tipo di sospensione ha forma conica, una struttura che permette di regolare al meglio l’altezza, focalizzandosi maggiormente sul comfort alla guida
  3. Sospensioni con manicotto rotante: aiutano a rendere il veicolo più stabile alla guida e un miglior adattamento su strada.

Inoltre, è possibile fare un’ulteriore distinzione dividendo le sospensioni pneumatiche in gruppi, a seconda della loro capacità di cambiare il settaggio mentre si è alla guida.

Possiamo quindi raggrupparle in:

  1. Sospensioni adattive o semi attive: regolano di continuo e in maniera attiva lo smorzamento (la capacità di attutire colpi durante la guida)
  2. Sospensioni attive: oltre a regolare attivamente lo smorzamento, hanno anche una funzione attiva per regolare la rigidezza, attraverso il controllo elettronico della centralina elettrica.

Esistono anche sospensioni passive, il cui movimento è regolato dalle condizioni della superficie stradale.

3 vantaggi delle sospensioni pneumatiche per camion e furgoni

1. Migliorano la maneggevolezza del veicolo e il comfort

Le molle sono regolabili a vari livelli di compressione, perché al loro interno vi è aria compressa. Questa caratteristica assicura una migliore regolazione delle sospensioni sugli assi, dunque una maggiore efficienza e comfort durante la marcia, anche quando i camion e i furgoni sono a pieno carico e su strade più dissestate.

Le sospensioni pneumatiche eviteranno quindi i fastidiosi sobbalzi in caso di buche o strade accidentate e miglioreranno la frenata, garantendo una maggiore sicurezza.

2. Hanno regolazioni diverse

Il carico di furgoni e camion varia molto durante i viaggi.

Questi veicoli possono infatti transitare a pieno carico, mezzo carico o vuoti.

Oltre alle condizioni climatiche e della strada che si percorre, questa è una condizione che durante la guida incide molto.

Per questo, è utile avere delle sospensioni diverse, che possono essere regolate in base alle esigenze variando la quantità di aria nei soffietti. I soffietti delle sospensioni infatti sono in gomma e funzionano grazie all’aria compressa al loro interno.

3. Sono facilmente personalizzabili

Le modifiche sono molto semplici da effettuare. Si può regolare la morbidezza delle sospensioni anche in base al proprio stile di guida e alle preferenze personali, oltre che al carico di furgoni e camion.

Inoltre è possibile correggere facilmente l’assetto sbagliato delle sospensioni pneumatiche rispetto alle soluzioni tradizionali.

Trasformare un furgone in camper

Il camper nacque in Francia nel 1903 grazie a Jules Secrestat, un ricco gentiluomo che fece realizzare la sua idea da un carrozziere. Da allora il fascino di vacanze in libertà e in autonomia che regala un camper ha conquistato il mondo e migliaia di appassionati di avventura. Una passione sempre in aumento, che in Italia vede un incremento di acquisto di camper del 78% in più dal 2014 ad oggi.

Il Camper fai da te: ecco gli step da seguire

Se qualcuno preferisce un camper usato o nuovo di zecca da acquistare, altre persone amano il fai da te e quindi vogliono cimentarsi con l’allestimento del proprio camper all’interno di un van o un furgone.

In questo articolo vedremo gli step da seguire e le cose fondamentali da sapere prima di iniziare.

Cose da sapere prima di camperizzare un furgone

trasformare furgone in camper

L’omologazione

La legge in Italia prevede che solo un allestitore professionista può trasformare un furgone in un camper, il cui progetto deve essere firmato da un ingegnere.

Inoltre, il camper che viene realizzato deve essere immatricolato in maniera adeguata, per poter andare in strada.

Se però sei un appassionato, esperto nella camperizzazione, ma non sei un ingegnere, puoi realizzare il tuo camper, ma hai bisogno della garanzia di un allestitore e di un ingegnere per poter circolare.

I migliori furgoni da trasformare in camper

Con la parola furgone spesso si racchiude un mondo vasto di veicoli in cui è davvero facile perdersi: si va da furgoni da 7 a 9 posti, da modelli più recenti a quelli più datati, di diverse case automobilistiche.

Tra i furgoni di grandi dimensioni più utilizzati per essere trasformati in camper, il Mercedes Sprinter è tra i favoriti, poiché tra i vantaggi troviamo dei buoni consumi, affidabilità, molto spazio a disposizione e con il tetto molto alto rispetto ad altri modelli.

furgone camper fai da te

Anche i famosi Iveco Daily e Ducato, tra i più conosciuti in Europa per il loro trasporto merci, sono utilizzati per la camperizzazione, perché ha un prezzo competitivo per l’usato e si può scegliere in diverse misure. Tuttavia, questo modello può presentare qualche svantaggio, come la rigidità.

Tra i furgoni più piccoli che si possono trasformare in camper troviamo il Peugeot Partner che ha bassi costi e consumi, è facile da parcheggiare e ha spazio per un letto confortevole. Un’ottima soluzione per piccoli progetti.

Cosa serve per trasformare un furgone in camper? Quanto costa?

I costi per camperizzare un furgone sono variabili, perché molto dipende dal progetto, dai materiali, dagli accessori e dalla scelta di comfort da realizzare o se ci si affida a mani esperte.

Infatti, un kit per camperizzare un furgone puòcostare sui 1000 €, mentre se per la camperizzazione ci si rivolge ad esperti il prezzo può salire a 5000 €. La cifra può persino raddoppiare se si scelgono degli interni molto sofisticati.

Come camperizzare un furgone

come camperizzare un mezzo

Il primo step prevede la realizzazione del disegno del progetto, preferibilmente al pc, per avere un progetto chiaro e ordinato. Anche se non hai molta esperienza, il programma 3D Warehouse fornisce modelli da scaricare gratuitamente.

Una volta messa nero su bianco l’idea di allestimento del furgone camperizzato, con le giuste proporzioni, arriva la fase importante per una buona riuscita del progetto: lavorare ad ogni dettaglio. Per questo, di seguito, abbiamo raccolto gli accessori indispensabili e gli step da seguire per la camperizzazione del furgone.

1. Preparazione

Può essere un passaggio quasi scontato, ma prima di operare qualsiasi modifica al furgone, il veicolo deve essere pulito e libero di eventuali allestimenti,come ad esempio i sedili nella parte posteriore.

2. Il pavimento

Si può ricavare il pavimento togliendo i sedili posteriori del furgone e inserire un pannello di compensato per rendere la superficie rigida. Si può ricoprire il pannello con del linoleum o con un pavimento in PVC, molto pratico e che si può pulire facilmente. Importantissimo in questa fase è segnare le misure per posizionare al meglio ogni singolo arredamento.

3. Il letto

Ora che il pavimento è pronto, si sceglie lo spazio per il letto, da fissare con delle normali cinghie così da effettuare eventuali modifiche.

È consigliabile non fissare il letto con delle viti poiché in caso di ripensamenti sarà molto più difficile modificarlo. Inoltre, ricordiamo che il letto va posizionato rialzato rispetto al pavimento.

4. Illuminazione

Per una maggiore vivibilità, bisogna pensare anche a delle luci, preferibilmente a led, poiché non si surriscaldano e hanno un risparmio energetico superiore rispetto ad altri tipi di lampadine. La soluzione migliore per i camper sono i faretti a led da fissare al soffitto.

5. Cucina

A questo punto, una prima trasformazione del furgone in camper è già avvenuta e per migliorare le funzionalità (oltre che per essere omologato) si può aggiungere una cucina con un piccolo impianto a gas in sicurezza.

Tra gli accessori utili ci sono:

  • un fornello a 2 bruciatori
  • una bombola
  • un regolatore di pressione e il tubo del gas

Naturalmente, oltre a questi oggetti basilari, sarà cura tua acquistare padelle e pentole da campeggio e tutto ciò che può risultare utile per la tua “casa su ruote”!

camperizzare un furgone

Quanti quintali può trasportare un camion

Con la parola “camion” si indicano in maniera generica grandi veicoli dedicati al trasporto di merci. I camion infatti si suddividono in diverse tipologie in base alla loro struttura e, di conseguenza, al loro carico.

È importante conoscere la massa limite per il trasporto del modello per non sovraccaricarlo, così da evitare guasti e sanzioni, ma anche per garantire la propria sicurezza alla guida.

Vedremo proprio in questo articolo quanti quintali si possono trasportare, ma prima spieghiamo cos’è e come si calcola la portata di un camion.

Come si calcola la portata di un camion?

Cosa si intende per portata di un camion? Il carico trasportabile dal veicolo entro i limiti fissati dal libretto o carta di circolazione.

Il veicolo a vuoto invece, considerando anche la ruota di scorta e il conducente, è chiamato “tara”.

Il limite che la portata del camion non deve superare è stabilito dal Codice della Strada, così come riportato sul sito dell’ACI:

La massa limite complessiva a pieno carico del veicolo, costituita dalla massa del veicolo stesso in ordine di marcia e da quella del suo carico, non può eccedere 5 t per i veicoli ad un asse, 8 t per quelli a due assi e 10 t per quelli a 3 o più assi.

quintali camion

Modelli e carichi per il trasporto

Ogni modello di camion ha le sue peculiarità tecniche e dunque anche una sua massa specifica. Vediamo nel dettaglio, ogni modello e qual è il carico che ciascuno può trasportare in base alla massa.

Quanto può trasportare un autocarro

L’autocarro è un mezzo che ha una propria motricità ed è quindi un mezzo di trasporto singolo, particolare, che si distingue rispetto ad altri modelli per non avere dei rimorchi.

Infatti è un unico veicolo che può avere integrati dei cassoni o altre tipologie di rimorchi come silos e gru.

Ne esistono diverse categorie, che si possono conoscere sulla carta o libretto di circolazione insieme ai quintali che può trasportare:

  • N: veicoli a motore destinati al trasporto di merci, aventi almeno quattro ruote
  • N1: autocarro destinato al trasporto merci, con massa complessiva a pieno carico fino, e non oltre, a 35 quintali
  • N2: autocarro per trasporto merci, con massa massima superiore a 35 quintali
  • N3: autocarro per il trasporto delle merci, aventi massa massima superiore a 120 quintali

Quanto può trasportare un autotreno

Spesso chiamato impropriamente TIR, l’autotreno è il modello di camion più diffuso sulle strade ed ha una cabina con una o più unità rimorchiate sprovviste di motore.

Il peso massimo consentito a pieno carico di un autotreno deve essere entro i:

  • 240 quintali se a 3 assi
  • 400 quintali se a 4 assi
  • 440 quintali se a 5 o più assi

Quanto può trasportare un autoarticolato

L’autoarticolato o bilico si compone di cabina (o trattore stradale) e rimorchio. I quintali che può trasportare vanno tra i 300 e i 440 quintali. Come per gli autotreni, anche per l’autoarticolato il carico massimo dipende dal numero di assi:

  • 300 quintali se a 3 assi
  • 400 quintali se a 4 assi
  • 440 quintali se a 5 o più assi

In genere, il Codice della strada ricorda che il peso massimo in corrispondenza

dell’asse più caricato non deve eccedere i 120 quintali, per qualsiasi tipo di veicolo.

Limiti per i rimorchi

È opportuno infine ricordare che ci sono dei limiti di carico anche per il rimorchio, previsti anch’essi dal Codice della Strada: non può superare i 220 quintali se a due assi e 252 quintali se a tre o più assi.