Iveco Daily: capacità del serbatoio e consumi

Qual è il veicolo commerciale leggero italiano per eccellenza dal 1978, che ha visto cinque differenti generazioni, compagno fedele nei trasporti del business, talvolta anche nella versione realizzata per le forze dell’ordine e premiato anche del titolo Van of The Year nel 2015?

Stiamo parlando ovviamente dell’Iveco Daily, di cui approfondiremo un po’ più giù i consumi e la capacità del serbatoio in base ai diversi modelli.

I consumi possono dipendere da diversi fattori.

Vediamo quali.

  • Il carico del furgone non deve superare il limite massimo del libretto, poiché oltre ad aumentare la quantità di carburante utilizzata, aumenta anche i costi di manutenzione delle componenti e mette a rischio la tua sicurezza.
  • Il funzionamento del motore, può richiedere più o meno carburante a seconda di come viene impostato. I motori degli ultimi modelli di Iveco Daily sono ottimizzati e pensati apposta per un risparmio reale del 6% di carburante (motore da 2,3 l WLTP).
  • Le capacità del guidatore e le strade percorse incidono molto sulla necessità o meno di fare carburante oppure no. È risaputo infatti che correre eccessivamente, avere una guida in cui si accelera e si frena di frequente, percorrere strade in salita, curve e percorsi che richiedono un maggiore sforzo del motore e un cambio di giri continuo, fanno sì che il carburante venga consumato più in fretta.
  • La scelta del cambio manuale o di quello automatico può fare una grande differenza sui consumi.

Il cambio automatico è calibrato sulle esigenze specifiche di un motore, pertanto esso funziona in maniera ottimale, contribuendo alla riduzione dei costi di rifornimento.

  • La presenza di sistemi altamente tecnologici che monitorano la pressione degli pneumatici, controllano lo stato del veicolo, rilevano avaria del motore e qualsiasi altro guasto tecnico fa sì che un qualunque problema meccanico, che potrebbe incidere su un maggiore consumo del carburante, venga invece individuato e risolto con tempestività, evitando così gli sprechi.
  • Il servosterzo elettrico, per quanto possa sembrare un elemento che poco ha a che fare col carburante, gioca anch’esso un ruolo principale nei consumi. Oltre a dare maggiore comfort al guidatore infatti, agevolandolo al meglio nelle manovre semplici e in quelle più complicate, consente di evitare troppi sforzi anche al motore. Ciò si traduce con un notevole risparmio di combustibile.
  • I suggerimenti di guida dei nuovi modelli Iveco Daily, tra cui quelli che riguardano il tipo di percorso, fanno sì che tu possa scegliere la strada migliore per te e che ti faccia risparmiare più carburante. Talvolta infatti, si tratta semplicemente di una scelta personale del guidatore, se si “vuole” consumare di più!
  • Anche l’opzione che consente di monitorare lo stile di guida fa sì che l’autista possa prendere consapevolezza dei suoi errori e di ciò che può influire sul suo modo di guidare e sul consumo che ne consegue. Ponderando quindi le proprie abilità, il guidatore può individuare anche modi per migliorarsi e, di conseguenza, risparmiare sui consumi.

Passiamo quindi ai dati tecnici e ai dettagli del furgone Iveco Daily.

consumi iveco daily

Consumi e informazione del motore Iveco Daily

Vediamo nel dettaglio i modelli degli ultimi anni insieme per i consumi, insieme ad altre caratteristiche del motore.

Iveco Daily 35C12

Consumo n.d. L/100Km

Altre informazioni sul motore
Alimentazione: diesel

Cilindrata: 2287 cm3

Prestazioni
Potenza max/regime: 116 Cv:

Velocità max: 149 Km/h

Iveco Daily 35C16

Consumo n.d. L/100Km

Altre informazioni sul motore
Alimentazione: diesel

Cilindrata: 2998 cm3

Prestazioni
Potenza max/regime: 160 Cv:

Velocità max: 175 Km/h

Iveco Daily 35S e 35C 3.0
Consumo n.d. L/100Km

Altre informazioni sul motore
Alimentazione: benzina o metano

Cilindrata: 6 cilindri, 2998 cc.

Potenza max/regime: 100 kW a 2730-3500 giri/min

Coppia max/regime: 350 Nm a 1500-2730 giri/min

Prestazioni

Velocità max: 138 Km/h

Accelerazione 0-100km/h: 20 sec.

Iveco Daily 35c15
Consumo n.d. L/100Km

Altre informazioni sul motore

Cilindrata del motore: 2998 cm3

Potenza: 146 CV

Potenza massima a giri: 3500

Coppia massima a giri: 1400-2600

Tipo di motore: Diesel

Posizione dei cilindri: Fila

Cilindri 4

Valvole per cilindro: 4

Tipo di carburante: Diesel

Iveco Daily 35S21

Consumo n.d. L/100Km

Altre informazioni sul motore

Alimentazione: diesel

Cilindrata: 2.998 cc

Potenza max/regime: 150 KW (204 CV) 3.047 giri/min

Coppia max/regime: 470 Nm

Prestazioni

Velocità max: 134 Km/h

Accelerazione 0-100km/h: 10,5 secondi

Iveco Daily 35S14

Consumo n.d. L/100Km

Altre informazioni sul motore

Alimentazione: diesel

Cilindrata: 2287 cm3

Potenza: 136 cv

Prestazioni

Velocità max: 160 Km/h

Accelerazione 0-100km/h: 10,5 secondi

La capacità del serbatoio Iveco Daily

Di seguito, le capacità del serbatoio Iveco Daily suddivise per modelli

  • Iveco Daily 35C12: 70 litri
  • Iveco Daily 35S e 35C 3.0: 14 litri
  • Iveco daily 35c15: 70 litri
  • Iveco Daily 35C16: 70 litri
  • Iveco Daily 35S21: 70 litri
  • Iveco Daily 35S14: 70 litri

La Storia del camion

Karl Benz costruì la prima auto con motore a scoppio nel 1886, un’invenzione che ha cambiato totalmente la storia, anche se qualcuno credeva passeggera. Emblematico il commento dell’avvocato di Henry Ford che disse – qualche anno più tardi nel 1903 – Il cavallo resterà, l’auto è passeggera.

Qualche decennio dopo, fu sempre la casa Mercedes-Benz a produrre prima di altri un veicolo del tutto simile a quello presente sulle strade odierne, che ha cambiato radicalmente il commercio mondiale: il camion. Il suo papà veniva però da un’altra azienda tedesca, la Daimler Motoren Gesellschaft, e il suo nome era Gottlieb Daimler.

1896, il primo prototipo camion al mondo

il primo prototipo di camion di Gottlieb Daimler

La nascita del camion si deve all’ingegnere e inventore tedesco di nome Gottlieb Daimler. Com’era fatto il primo camion al mondo?
Somigliava ad un carro, poiché Daimler applicò un motore a due cilindri da quattro cavalli su una sorta di carro, che però non presentava il classico gancio per il traino dei cavalli. Ciò che caratterizzava questo antenato del camion era invece un motore collegato nella parte posteriore, mentre la seduta dell’autista, con una sorta di volante, era ubicata sul davanti.

Questo veicolo poteva raggiungere il 16 km/h, consumando 6 litri ogni 100 chilometri di carburante. Un paio di anni più tardi, subì qualche modifica: il motore passò nella parte anteriore, con un design che lasciava quindi l’idea del carro e si avvicinava sempre di più a quello che noi conosciamo come veicolo moderno.

Proprio per questa idea di modernità e di innovazione, il camion di Daimler fu esposto all’Esposizione universale di Parigi nel 1889.

daimler camion

1900: i camion di Karl Benz

Un anno più tardi dell’Esposizione Universale, nel primo anno del nuovo secolo, Karl Benz ideò tipologie di camion che si avvicinano ancor di più a quelli che conosciamo oggi.

storia del camion

La prima gamma era composta da tre modelli di diverso peso e quindi adatti a diversi carichi per il trasporto, da un veicolo più leggero con 1250 chilogrammi di carico utile fino al modello più pesante di 5,0 tonnellate.

Nonostante le differenze di peso, i tre modelli di casa Benz avevano in comune la posizione del motore: si trovava nella parte anteriore del veicolo. Inoltre il motore era posizionato orizzontalmente e azionava l’asse posteriore attraverso una catena e il cambio a quattro marce.

Dal 1903 con i primi camion in Italia agli anni ‘70

Se in Germania è stata la Benz a dare il via alla produzione di veicoli industriali, in Italia qualche anno più tardi è stata la Fiat a produrre il primo mezzo pesante: il Fiat 24 HP.

FIAT 24 HP

Questo modello aveva un motore da 6.370 cm3, 24 CV di potenza, che permetteva di trasportare merci, e fu un vero successo, tanto che furono vendute 17.000 unità.

Il numero del camion Fiat 24 HP continuò a crescere, soprattutto per l’uso bellico, con l’arrivo della Prima Guerra Mondiale.

Dopo i conflitti mondiali ci fu un passo in avanti, con la nascita della divisione Fiat dedicata alla produzione di camion, la famosa Fiat Veicoli Industriali, in vita fino alla sua unione con i camion OM (comprata da Fiat nel 1933), Lancia Veicoli Speciali, Unic (società francese) e Magirus-Deutzche (tedesca), che insieme hanno dato vita il 1º gennaio 1975 alla International Vehicles Corporation: l’IVECO.

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Qualche anno dopo la fusione, arrivò il primo veicolo commerciale più famoso, conosciuto con il nome Iveco Daily.

credits immagine: iveco.com

Gli anni Ottanta e Novanta del camion in Italia

Nel settore dei camion e dei veicoli industriali, di questi 20 anni resterà un boom tra sviluppo e continua ricerca di innovazione e modernità. Resteranno ad esempio, il primo motore turbo Diesel leggero a iniezione diretta per veicoli commerciali pesanti di IVECO del 1985 o anche la collaborazione tra IVECO e Ford con la realizzazione dell’Iveco Ford Truck.

D’altra parte, in quegli anni l’Italia viveva nel benessere di nuove possibilità, in un progresso continuo e quindi anche una maggiore richiesta di beni, trasportati sempre di più dai camion.

Per questo, in quel periodo si iniziò a parlare sempre più di trasporti su gomma e delle modalità di trasporto dei camion via nave per migliorare la rete di collegamenti (Autostrade del Mare).

Dal Duemila ai camion di oggi

Il nuovo millennio corre veloce verso tecnologie che interessano ovviamente anche il mondo dei trasporti. Anzi, sono sempre di più le sfide per migliorare il futuro combinando tecnologia e trasporti, scegliendo soluzioni più sostenibili.

camion elettrici

Proprio per questo le marche di camion delle aziende produttrici di veicoli industriali hanno già progettato negli ultimi anni dei mezzi elettrici, rispettosi dell’ambiente e super tecnologici, che saranno probabilmente la normalità dei camion del futuro.

Camion 4 assi: quali sono i suoi vantaggi

Cambio e marce, retarder, fari, sospensioni: è importante conoscere ogni componente del camion, perché il veicolo sia sempre in ottime condizioni e ogni camionista sia pronto a risolvere eventuali problemi che dovessero presentarsi.

D’altra parte, sebbene le case produttrici facciano sempre del loro meglio, non è detto che non possano accadere imprevisti o necessità; oppure, non meno probabile, è la passione dei camionisti che amano conoscere ogni dettaglio del proprio mezzo.

Tra tutte le componenti gli assi possono essere considerati lo scheletro, la colonna portante del camion, sono inoltre elementi fondamentali soprattutto quando si parla di carichi. Per questo vedremo nel dettaglio cosa sono e a cosa servono gli assi del camion, e quali sono i vantaggi di un camion a 4 assi.

camion 4 assi
camion a 4 assi

Cosa sono e a cosa servono gli assi del camion

Gli assi sono componentiche:

  • sostengono tutta la struttura del camion, considerando anche il suo carico
  • collegano le ruote anteriori e posteriori
  • costituiscono una parte dello sterzo, delle sospensioni o del sistema di guida
  • lavorano insieme ai cuscinetti per consentire alle ruote e alle altre parti mobili di muoversi agevolmente
  • possono essere fissati al telaio o ad altri componenti del veicolo, consentendo alle ruote di ruotare attorno all’asse

Il numero di assi dipende dalla grandezza del camion e dalla sua massa. Facciamo un esempio: un autotreno con 14 ruote avrà più assi rispetto a un autocarro senza rimorchio e con un numero inferiore di ruote. Questo farà in modo che il camion, anche se carico, sia sicuro alla guida. Se il numero degli assi è invece inferiore a quello effettivamente necessario per una determinata tipologia di camion, potrebbero verificarsi dei guasti.
Altro caso in cui l’asse del camion può cedere è dopo un forte impatto.

I veicoli a quattro assi sono quindi autocarri rigidi molto pesanti con due assi anteriori e due assi posteriori; oppure semirimorchi pesanti (come i rimorchi per trattori) con un asse anteriore e tre assi posteriori, per ripartire meglio il carico.

I vantaggi di un camion a 4 assi

tipologie assi camion

1. Sostiene e distribuisce al meglio masse notevoli

Un sistema a 4 assi ha una portata e una massa complessiva di 40 t per un autoarticolato. Un camion a quattro assi se la cava benissimo anche su strade sterrate, perché come detto in precedenza quando i veicoli hanno un numero maggiore di assi, di solito sono dotati anche di più pneumatici e componenti, quindi presentano anche una migliore distribuzione del peso.

2. Guida più fluida, confortevole con una maggior libertà

Certamente sei a conoscenza del fatto che gli assi influenzano la frenata, gli ammortizzatori e quindi la guida in generale. Non va quindi sottovalutata la migliore propensione di un sistema a 4 assi ad assorbire bene gli urti; quindi quando si verifica un urto nei pressi di una ruota, quella che si trova in posizione diametralmente opposta tenderà a preservare una maggiore stabilità.

I vantaggi sono quindi un maggiore controllo alla guida, soprattutto se si scelgono dei buoni ammortizzatori.

3. Stabilità sui percorsi

A proposito di ammortizzatori, le sospensioni anteriori indipendenti per 4 assi offrono una maggiore libertà di movimento su tutti i percorsi, quindi più libertà del veicolo, rimanendo allo stesso tempo più stabile indipendentemente dalle condizioni della strada.

Sono quindi diverse le ragioni per cui prediligere un numero maggiore di assi in fase di acquisto di un camion.

assi camion

Altre tipologie di assi dei camion

Oltre ai camion a 4 assi, utili per una guida confortevole e sicura dei veicoli con carichi più pesanti, esistono camion a 3 e 2 assi. Vediamo quindi qual è la differenza.

Un mezzo a 2 assi ha un asse sterzante e un asse posteriore. I 2 assi caratterizzano veicoli più leggeri rispetto ad un camion, dalle auto fino agli autobus e ai veicoli per il trasporto pubblico.

Un veicolo a 3 assi, invece, ha un asse anteriore sterzante e due assi posteriori. Di solito si tratta di autocarri più pesanti come un autoarticolato che ha una massa complessiva di 30 tonnellate, e di semirimorchi leggeri (combinazioni di rimorchi per trattori).