Karl Benz costruì la prima auto con motore a scoppio nel 1886, un’invenzione che ha cambiato totalmente la storia, anche se qualcuno credeva passeggera. Emblematico il commento dell’avvocato di Henry Ford che disse – qualche anno più tardi nel 1903 – Il cavallo resterà, l’auto è passeggera.
Qualche decennio dopo, fu sempre la casa Mercedes-Benz a produrre prima di altri un veicolo del tutto simile a quello presente sulle strade odierne, che ha cambiato radicalmente il commercio mondiale: il camion. Il suo papà veniva però da un’altra azienda tedesca, la Daimler Motoren Gesellschaft, e il suo nome era Gottlieb Daimler.
1896, il primo prototipo camion al mondo
La nascita del camion si deve all’ingegnere e inventore tedesco di nome Gottlieb Daimler. Com’era fatto il primo camion al mondo?
Somigliava ad un carro, poiché Daimler applicò un motore a due cilindri da quattro cavalli su una sorta di carro, che però non presentava il classico gancio per il traino dei cavalli. Ciò che caratterizzava questo antenato del camion era invece un motore collegato nella parte posteriore, mentre la seduta dell’autista, con una sorta di volante, era ubicata sul davanti.
Questo veicolo poteva raggiungere il 16 km/h, consumando 6 litri ogni 100 chilometri di carburante. Un paio di anni più tardi, subì qualche modifica: il motore passò nella parte anteriore, con un design che lasciava quindi l’idea del carro e si avvicinava sempre di più a quello che noi conosciamo come veicolo moderno.
Proprio per questa idea di modernità e di innovazione, il camion di Daimler fu esposto all’Esposizione universale di Parigi nel 1889.
1900: i camion di Karl Benz
Un anno più tardi dell’Esposizione Universale, nel primo anno del nuovo secolo, Karl Benz ideò tipologie di camion che si avvicinano ancor di più a quelli che conosciamo oggi.
La prima gamma era composta da tre modelli di diverso peso e quindi adatti a diversi carichi per il trasporto, da un veicolo più leggero con 1250 chilogrammi di carico utile fino al modello più pesante di 5,0 tonnellate.
Nonostante le differenze di peso, i tre modelli di casa Benz avevano in comune la posizione del motore: si trovava nella parte anteriore del veicolo. Inoltre il motore era posizionato orizzontalmente e azionava l’asse posteriore attraverso una catena e il cambio a quattro marce.
Dal 1903 con i primi camion in Italia agli anni ‘70
Se in Germania è stata la Benz a dare il via alla produzione di veicoli industriali, in Italia qualche anno più tardi è stata la Fiat a produrre il primo mezzo pesante: il Fiat 24 HP.
Questo modello aveva un motore da 6.370 cm3, 24 CV di potenza, che permetteva di trasportare merci, e fu un vero successo, tanto che furono vendute 17.000 unità.
Il numero del camion Fiat 24 HP continuò a crescere, soprattutto per l’uso bellico, con l’arrivo della Prima Guerra Mondiale.
Dopo i conflitti mondiali ci fu un passo in avanti, con la nascita della divisione Fiat dedicata alla produzione di camion, la famosa Fiat Veicoli Industriali, in vita fino alla sua unione con i camion OM (comprata da Fiat nel 1933), Lancia Veicoli Speciali, Unic (società francese) e Magirus-Deutzche (tedesca), che insieme hanno dato vita il 1º gennaio 1975 alla International Vehicles Corporation: l’IVECO.
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Qualche anno dopo la fusione, arrivò il primo veicolo commerciale più famoso, conosciuto con il nome Iveco Daily.
Gli anni Ottanta e Novanta del camion in Italia
Nel settore dei camion e dei veicoli industriali, di questi 20 anni resterà un boom tra sviluppo e continua ricerca di innovazione e modernità. Resteranno ad esempio, il primo motore turbo Diesel leggero a iniezione diretta per veicoli commerciali pesanti di IVECO del 1985 o anche la collaborazione tra IVECO e Ford con la realizzazione dell’Iveco Ford Truck.
D’altra parte, in quegli anni l’Italia viveva nel benessere di nuove possibilità, in un progresso continuo e quindi anche una maggiore richiesta di beni, trasportati sempre di più dai camion.
Per questo, in quel periodo si iniziò a parlare sempre più di trasporti su gomma e delle modalità di trasporto dei camion via nave per migliorare la rete di collegamenti (Autostrade del Mare).
Dal Duemila ai camion di oggi
Il nuovo millennio corre veloce verso tecnologie che interessano ovviamente anche il mondo dei trasporti. Anzi, sono sempre di più le sfide per migliorare il futuro combinando tecnologia e trasporti, scegliendo soluzioni più sostenibili.
Proprio per questo le marche di camion delle aziende produttrici di veicoli industriali hanno già progettato negli ultimi anni dei mezzi elettrici, rispettosi dell’ambiente e super tecnologici, che saranno probabilmente la normalità dei camion del futuro.